E' necessaria un’autentica rifondazione della pianificazione: che metta fine alla crescita quantitativa e punti invece sulla riqualificazione-trasformazione delle città, sul ricupero-risanamento dei centri storici, sulla ristrutturazione delle periferie e sulla rigorosa salvaguardia del territorio non ancora urbanizzato.

Antonio Cederna





mercoledì 30 novembre 2011

“Si draghino al più presto i fiumi Magra e Vara e si liberino i loro alvei da tronchi e rami” ?!

di Corrado Cucciniello dei Comitati spezzini


Sembra che tutti facciano finta di dimenticare che ogni anno l'Ente parco Montemarcello Magra attraverso un' ordinanza del Presidente autorizza in deroga e a titolo gratuito la raccolta della legna morta nel fiume (ordinanza presidenziale n°1 del 26/1/11 -l' ultima). Ben pochi ne approfittano, un po' per ignoranza ma soprattutto perchè non è conveniente. Ma allora perchè si blatera che se non ci fosse il parco la gente andrebbe a frotte a far la legna nel fiume come una volta ?

Confesso che non sopporto più di sentire le uscite di Galante o gente comune che non siedono come lui in un scranno da sindaco ma comunque dicono le stesse cose nei bar o sulla spiaggia di Marinella ...

L' altro giorno ho visto un filmato on line realizzato proprio su quell' arenile appena dopo il diluvio. Era pieno di cataste di legna venuta in buona parte anche dal mare. Tutta roba che dovrà al più presto essere gestita, si spera che non gli venga dato fuoco. Nel vociare di sottofondo si sentiva un tipo che diceva: "io farei ripulire tutto ai verdi.."
Come recita anche il titolo immancabili e continue sono poi le invocazioni a dragare il Vara ed il Magra: lo vogliono principalmente i titolari di attività commerciali, nautica in testa, ad eccezione di Colannino che invece chiede il trasferimento di Intermarine in Arsenale. I dragaggi non faranno che aumentare la velocità del fiume e far crescere il rischio esondazione se contestualmente non verranno costruiti argini sempre più alti.

Ovvio che anche queste infrastrutture provocherebbero un grande impatto. Lo sconvolgimento totale della parte fociva del Magra, a cominciare dalle passeggiate realizzate pochi anni fa, non potrebbe essere evitato. Tali interventi sono stati peraltro quasi messi al bando a causa del grave problema del cuneo salino ..

Nessun commento:

Posta un commento