E' necessaria un’autentica rifondazione della pianificazione: che metta fine alla crescita quantitativa e punti invece sulla riqualificazione-trasformazione delle città, sul ricupero-risanamento dei centri storici, sulla ristrutturazione delle periferie e sulla rigorosa salvaguardia del territorio non ancora urbanizzato.

Antonio Cederna





giovedì 8 dicembre 2011

Post alluvione: si parte da Ortonovo, approvata mozione Prc stop al cemento

Il consiglio comunale di Ortonovo approva la mozione presentata da Rifondazione Comunista sullo stop al cemento. Dopo i drammatici eventi alluvionali, la decisione del Partito è stata quella di stabilire una profonda svolta riguardo alle politiche di gestione del territorio. Già l’anno scorso Rifondazione propose in consiglio comunale a Lerici, e fu approvata, una moratoria del cemento. Dopo la tragedia del 25 ottobre siamo all’annozero. Il documento è stato votato dai consiglieri di Rifondazione, Bedini e Marcesini, e da altri 3 consiglieri del Pd. Il consiglio ha visto l’astensione dei due socialisti, di altri 2 consiglieri del Pd e di Battiglia. Assente l’opposizione e Sel.

Il documento approvato dal consiglio ortonovese riguarda tre questioni fondamentali. Per quanto riguarda la gestione dell’abbandono del territorio, si è ottenuto l’impegno della giunta a monitorare le condizioni dei terreni incolti/abbandonati che possano costituire un pericolo in caso di condizioni atmosferiche eccezionali e valutare azioni nei confronti di terreni boschivi che rapprentano pericoli per il trasporto di vegetazione pericolante.

Altra questione centrale del documento riguarda la gestione idrologica del territorio, con la necessità di monitorare e trovare soluzione immediate di messa in sicurezza per eventuali zone soggette ad allagamenti in situazioni di forti precipitazioni ed a rivedere la rete idrica dell’intero territorio comunale e monitorare costantemente la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua sopra citati ed eventuali ostacoli naturali o artificiali che possano causare esondazioni in caso di portate d’acqua eccezionali.

L’elemento politico centrale è senz’altro ciò che riguarda le politiche edificatorie, per le quali si è ottenuto di rivedere le politiche urbanistiche, la gestione del territorio e l’edificabilità in zone a rischio rappresentate dalla zonizzazione dell’Autorità di Bacino del Magra, tenendo in maggior considerazione eventuali problematiche ambientali connesse a fatti eccezionali, approvando una moratoria delle nuove costruzioni.

Segreteria provinciale Rifondazione Comunista La Spezia

Il testo della mozione:

IL CONSIGLIO COMUNALE DI ORTONOVO

MOZIONE D’URGENZA

Preso atto
- della tragedia che ha coinvolto in questi giorni la nostra provincia, con il drammatico bilancio di 12 vittime e un disperso e della devastazione del territorio in termini di danni materiali ancora oggi difficilmente quatificabile;
- delle dure accuse rivolte alle amministrazioni comunali in merito alla gestione del territorio;

Considerato
- che i cambiamenti climatici, l’edificazione e la manutenzione del territorio sono gli elementi determinanti in situazioni del genere;
- che da dal Rapporto “Terra e Sviluppo. Decalogo della Terra 2010”, in provincia della Spezia sono a rischio alluvione e frana 32 comuni su 32;
- che le amministrazioni comunali sono responsabili della manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio e devono garantire ai cittadini la sicurezza in qualsiasi condizione climatica.

Tutto ciò premesso, preso atto e considerato,

IL CONSIGLIO COMUNALE DI ORTONOVO Impegna IL SINDACO

Per quanto riguarda la gestione dell’abbandono del territorio:
- a monitorare le condizioni dei terreni incolti/abbandonati che possano costituire un pericolo in caso di condizioni atmosferiche eccezionali;
- a monitorare e valutare azioni nei confronti di terreni boschivi che rapprentano pericoli per il trasporto di vegetazione pericolante;

Per quanto riguarda la gestione idrologia del territorio:
- a monitorare e trovare soluzione immediate di messa in sicurezza per eventuali zone del Comune più soggette ad allagamenti in situazioni di forti precipitazioni;
- a rivedere la rete idrica dell’intero territorio comunale, valutando le condizioni di sicurezza del fiume Parmignola , dei corsi d’acqua secondari, dei canali gestiti dal Canale Lunense e dei canali di irrigazione;
- a valutare e monitorare costantemente la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua sopra citati ed eventuali ostacoli naturali o artificiali che possano causare esondazioni in caso di portate d’acqua eccezionali;

Per quanto riguarda le politiche edificatorie:
- a rivedere le politiche urbanistiche, la gestione del territorio e l’edificabilità in zone a rischio rappresentate dalla zonizzazione dell’Autorità di Bacino del Magra;
- a rivedere le politiche urbanistiche edificatorie tenendo in maggior considerazione eventuali problematiche ambientali connesse a fatti eccezionali come quelli che hanno sconvolto la nostra provincia nei giorni scorsi;
- ad approvare una moratoria delle nuove costruzioni che possano essere connesse con una trasformazione importante del territorio comunale.

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