E' necessaria un’autentica rifondazione della pianificazione: che metta fine alla crescita quantitativa e punti invece sulla riqualificazione-trasformazione delle città, sul ricupero-risanamento dei centri storici, sulla ristrutturazione delle periferie e sulla rigorosa salvaguardia del territorio non ancora urbanizzato.

Antonio Cederna





domenica 30 maggio 2010

Riunione il 4 giugno 2010

Stiamo per costituire un gruppo (forse potremmo dire un “movimento”) per lo “Stop al consumo di territorio” in Val di Magra e nello spezzino.
Il nostro gruppo sarà strettamente collegato al Movimento Nazionale “Stop al Comsumo di Territorio” (http://www.stopalconsumoditerritorio.it/) di cui vorrebbe proporsi come sezione locale e di cui condivide i valori e le finalità .
Il consumo di suolo, l’inesorabile perdita del paesaggio, la sostituzione di zone rurali in disordinate aree edificate, la trasformazione di aree fertili in agglomerati urbani e aree commerciali (la cd. “capanonizzazione” delle aree agricole) è” visibile da tutti ad occhio nudo”. Cito le parole dell’assessore regionale all’urbanistica: “In effetti che ci sia stato l’assalto del cemento è sotto gli occhi di tutti”.
Vorremmo coinvolgere un buon numero di aderenti che condividano con noi una azione finalizzata alla protezione del suolo, (e a far convivere, quando ciò sia possibile, e in modo corretto, il nuovo con il passato), attraverso la diffusione di una “cultura” che non neghi la modernità e le architetture contemporanee, ma preservi l’esistente laddove la qualità del territorio agricolo, la dignità dei borghi, la storia locale, la bellezza del paesaggio, l’armonia delle cose, meritino una adeguata salvaguardia rispetto agli scempi sconsiderati ed alle scelte urbanistiche speculative che sempre più affliggono il nostro territorio. Il movimento che vorremmo insieme a te costituire non sostituisce né si contrappone ad altri comitati o associazioni esistenti nel territorio per la tutela dell’ambiente e la contestazione all’edificazione selvaggia, vuole solo integrarli, utilizzando anche altre esperienze e modelli culturali che fanno riferimento alle teorie sulla decrescita (Serge Latouche), sono in parte rintracciabili nell’esperienza di “Cassinetta di Lugagnano”, dove il sindaco Finiguerra e l’intera Giunta comunale si sono espressi per un deciso STOP alle nuove edificazioni, sono contenuti negli scritti di De Marzo sui “Diritti del suolo” e più in generale afferiscono alle scelte rispettose dei cosiddetti comuni virtuosi
Ti invitiamo a partecipare alla riunione che si terrà venerdì4 giugno alle ore 21,15 al circolo ARCI di via Landinelli a sarzana,presso la casa del Mutilato

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