E' necessaria un’autentica rifondazione della pianificazione: che metta fine alla crescita quantitativa e punti invece sulla riqualificazione-trasformazione delle città, sul ricupero-risanamento dei centri storici, sulla ristrutturazione delle periferie e sulla rigorosa salvaguardia del territorio non ancora urbanizzato.

Antonio Cederna





venerdì 20 agosto 2010

il Coordinamento per Marinella appoggia le richieste dei Cittadini alla foce del Magra

Comunicato stampa

COORDINAMENTO PER MARINELLA

Aderiscono: Italia Nostra, Legambiente, WWF, ACLI, Lega Consumatori, Comitato "Ambiente, Diritti, Società", Comitato Bocca di Magra, Comitato “Sarzana CHE BOTTA!”, Comitato per la Salvaguardia del Golfo dei Poeti, Mare Vivo Golfo dei Poeti, Movimento Nazionale Stop al consumo di territorio sez. della Provincia di La Spezia, Nicola Nostra, Circolo Dossetti, Comunisti Italiani, Sinistra Ecologia e Libertà Ameglia, Sinistra Ecologista e Verdi.

Siamo giunti a conoscenza della manifestazione popolare promossa per sollecitare il Governo e gli altri Enti (Regione, Provincia e Comune) alla messa in sicurezza del tratto terminale del Magra, visto che la Protezione Civile e il Governo non hanno mantenuto le promesse fatte dopo l’alluvione del gennaio 2010 .


Poiché l’obiettivo è quello di chiedere il dragaggio del tratto terminale e la realizzazione delle arginature, esprimiamo la nostra piena solidarietà ai manifestanti, giustamente preoccupati che le opere di messa in sicurezza del cafaggio aumentino, com’è logico aspettarsi, i rischi e i pericoli per Fiumaretta e Bocca di Magra.

Diverso sarebbe il caso della promozione di un ritorno alla stagione delle escavazioni degli anni ’50-’70, soluzione che ci troverebbe del tutto contrari e che comunque, molto saggiamente, gli organizzatori della manifestazione non mettono tra i loro obiettivi.

Ciò che, invece, non ci convince è la costante lamentela di un’Amministrazione Comunale che, pur individuando giustamente le responsabilità Governative, non riesce purtroppo a riconoscerla propria miopia strategica.

Gli argini a Fiumaretta e Bocca di Magra sono necessari, e la loro mancanza procurerebbe danni ancora maggiori, ma rischiano comunque di essere insufficienti: essi servono per arginare la piena trentennale, ma una piena ultratrentennale non è evento così improbabile e potrebbe verificarsi fra trentun anni come anche domani, visto che il clima sempre più tropicale rende sempre più frequenti eventi estremi.

Per una messa in sicurezza teoricamente “totale” servirebbero, quindi, opere in grado di arginare una piena duecentennale, cioè argini che però dovrebbero avere un’altezza di almeno 3,50 mt e rovinerebbero l’estetica dei due borghi molto più che non l’arginello previsto.

L’alternativa agli argini c’era e ci sarebbe ancora: un canale scolmatore, ovviamente non navigabile, per evitare ulteriori problemi di consumo di suolo e salinizzazione della falda. Tale canale aveva raggiunto un livello di progettualità condiviso dai tecnici dell’Autorità di bacino: un canale semi-secco, un’area ampia ai lati invasa solo dalle acque di piena e un piccolo canale centrale permanente, ma tale opera, ancorché condivisa appunto dai tecnici, ha invece trovato il no dei politici.

Ci preme dire che il canale scolmatore, così come progettato dai tecnici, sarebbe stato in contrasto con il Masterplan 2007 del Progetto Marinella, che noi abbiamo a più riprese contestato anche per questi motivi.

Ciò dimostra la miopia strategica di chi dovrebbe rendersi conto che la firma del Protocollo d’Intesa, dell’ormai lontano 1999 con Marinella SpA è oramai superata dalle sopravvenute emergenze di sicurezza idraulica.

Il Portavoce del Coordinamento per Marinella Alessandro Poletti



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