E' necessaria un’autentica rifondazione della pianificazione: che metta fine alla crescita quantitativa e punti invece sulla riqualificazione-trasformazione delle città, sul ricupero-risanamento dei centri storici, sulla ristrutturazione delle periferie e sulla rigorosa salvaguardia del territorio non ancora urbanizzato.

Antonio Cederna





domenica 8 maggio 2011

La posizione del Circolo Dossetti sul Consiglio del Parco Montemarcello

Il Circolo Dossetti esprime piena condivisione delle posizioni assunte dal segretario provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà Lorenzo Azzolini, circa il numero dei componenti il Consiglio del Parco Magra Montemarcello in quanto una riduzione determinerebbe una diminuzione di partecipazione e colpirebbe certamente anche le Associazioni, che portano all'elaborazione delle decisioni un contributo fondamentale, grazie alle loro specifiche competenze.

Se il problema è quello legittimo di ridurre le spese, si può ottenere lo stesso risultato riducendo il valore dei gettoni di presenza, come è avvenuto in molte realtà della Toscana. In questo modo, si ridurrebbero anche gli appetiti dei partiti, sempra alla caccia di bocconi saporiti per premiare i loro fedeli militanti al di là delle loro competenze e capacità. Al riguardo si fanno nomi - per la carica di Presidente - di persone, alcune delle quali sono assolutamente estranee alle tematiche del Parco.

Il Parco Magra Montemarcello sta vivendo una stagione molto negativa con un progressivo degrado del suo spazio, tra cui una crescente difficoltà della sua percorribilità complessiva, la scomparsa di percorsi ciclabili al suo interno, la distruzione di molte strutture per la sosta.

Il fatto più grave, però, è stato la sciagurata approvazione di una Variante di Parco a favore della programmata darsena di Fiumaretta : ciò determinerà un' invasione del cemento in prossimità del parco e un probabile e dannoso aumento dei natanti; la posizione scelta per la darsena faciliterà peraltro l'avanzata del cuneo salino, con probabile compromissione della falda acquifera e del rifornimento di acqua potabile. Su questa decisione hanno certamente prevalso logiche partitiche rispetto a valutazioni tecniche.

Queste situazioni e le scelte negative fatte richiedono un aumento e non una diminuzione della partecipazione; ed una riduzione della presenza dei partiti , orientati troppo spesso verso orizzonti diversi da quelli del bene e della salvaguardia del Parco.

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