E' necessaria un’autentica rifondazione della pianificazione: che metta fine alla crescita quantitativa e punti invece sulla riqualificazione-trasformazione delle città, sul ricupero-risanamento dei centri storici, sulla ristrutturazione delle periferie e sulla rigorosa salvaguardia del territorio non ancora urbanizzato.

Antonio Cederna





domenica 3 luglio 2011

CHIEDIAMO AI SINDACI UNO STOP sulla FUSIONE ACAM - HERA

COMUNICATO STAMPA - COMITATO " 2 SI PER L'ACQUA BENE COMUNE "


La Spezia 30 giugno 2011
 
Il 12 e 13 giugno 100.975 cittadini spezzini si sono pronunciati per eliminare le privatizzazioni e i profitti dall'acqua, esprimendo forte e chiaro un messaggio :

" Sui beni comuni come l'acqua i cittadini non danno deleghe e vogliono decidere in prima persona ".

Per ribadire questo messaggio il 18 giugno il Comitato ha indetto una conferenza stampa per sollecitare i Sindaci spezzini ad un ripensamento sulla fusione ACAM - HERA, soprattutto per quel che riguarda la gestione del servizio idrico.
A distanza di giorni, e nel totale silenzio delle istituzioni, ancora continua ad aleggiare nel territorio la voce che la fusione con Hera si fara'.

Noi riteniamo che questo matrimonio non s'ha da fare PERCHE' :
- tradirebbe il risultato referendario e quindi la volonta' espressa dai cittadini, soprattutto per cio' che riguarda ACAM Acque
- la gestione dell'acqua sarebbe nelle mani di un soggetto per il 40% privato che persegue il profitto con conseguente aumento delle tariffe ( come successo anche dopo il referendum in Emilia )
- con patti parasociali qualsiasi decisione sarebbe nelle mani dell'Hera e non degli spezzini
- la situazione normativa, residuata al referendum, non consentirebbe affidamenti ad Hera senza gara

Chiediamo pertanto che i Sindaci vogliano ragionare su questi temi a bocce ferme, bloccando decisioni affrettate e confrontandosi con i Comitati e i lavoratori.
ACAM Acque DEVE rimanere in mano pubblica attraverso la gestione diretta dei Comuni rendendo accessibile l'acqua a tutti i cittadini con tariffe eque.
In tale percorso di RIPUBBLICIZZAZIONE va valorizzata la risorsa fondamentale che sono i lavoratori ACAM, attraverso un nuovo piano industriale che preveda un obiettivo, una luce in fondo al tunnel dell'indebitamento, che consenta lo sviluppo di nuove attivita' ( come lo sfruttamento delle energie rinnovabili ) e che consenta la garanzia di mantenimento dei posti di lavoro ma anche la creazione di nuovi per le generazioni future ( se ACAM andra' via da Spezia perderemo anche questo treno ).

Se l'alternativa, in questa situazione e come molti sostengono, e' : O salvi i cittadini e i lavoratori, OPPURE salvi la politica ( che in questi anni e' stata la causa del tracollo ACAM ) perseguendo la fusione con Hera, noi non abbiamo dubbi : affondi pure la politica; ma si salvino quegli amministratori che avranno l'onesta' intellettuale di riconoscere gli errori e rimboccandosi le maniche, e confrontandosi, mirino ad una seria ristrutturazione, anche con un periodo di sacrifici, ma che preveda uno sbocco per la citta' e per i cittadini ( lavoratori od utenti che siano ).

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