Leggiamo con piacere che la Giunta del Comune della Spezia ha approvato una proposta di variante al Piano Urbanistico Comunale, con l’obiettivo di rafforzare l’azione di tutela del territorio della fascia collinare della città. In effetti in questi anni sono stati realizzati troppi interventi di nuova costruzione, che hanno irrimediabilmente compromesso il paesaggio e creato gravi fenomeni di dissesto idrogeologico. A tutto ciò dovremo rimediare nel prossimo futuro, con interventi di rinaturalizzazione e riassetto degli ambienti urbanizzati in modo sconsiderato. Questa tipologia di opere di ripristino ambientale, insieme al recupero del patrimonio edilizio esistente, riteniamo che siano la vera opportunità di offrire possibilità di lavoro ai nostri concittadini. Infatti, tali interventi sono prevalentemente realizzati da piccole imprese artigiane del territorio. Inoltre, gli interventi di restauro edilizio e riqualificazione ambientale richiedono mano d'opera qualificata e accurata progettualità, in grado quindi di valorizzare effettivamente gli immobili e creare vera ricchezza diffusa nella nostra provincia.
Finalmente pare si dica stop alla nuova costruzione di immobili in collina, ma riteniamo che tale limitazione debba essere estesa a tutto il territorio del comune della Spezia. Siamo certi che gli alloggi già esistenti siano più che sufficienti per soddisfare il fabbisogno di abitazioni. Piuttosto, nella proposta della Giunta pare mancare un legame fra maggiore potenzialità edilizia ed effettivo utilizzo come abitazione principale dell'immobile; oramai c'è già un eccesso di seconde e terze case. Riteniamo che sia molto interessante il meccanismo introdotto che vincola il proprietario del fabbricato a curare la manutenzione dei terreni e di quei beni comuni spesso trascurati quali sentieri, corsi d'acqua, edicole votive, fontane ed altri elementi di valore storico-architettonico appartenenti all'edificio da ristrutturare. Benissimo le agevolazioni previste per gli agricoltori. Chiediamo però più controlli sull'effettiva e reale opera di coltivazione dei terreni e messa a dimora e conservazione del verde; non ci risulta che sia mai stata fatta un'attività di verifica dell'osservanza delle obbligazioni assunte da chi ha ricevuto maggiore potenzialità edificatoria in cambio di una effettiva conduzione dei terreni agricoli. Auspichiamo che i passaggi in commissione consiliare ed in consiglio comunale rafforzino l'azione di tutela del paesaggio intrapresa dalla Giunta. Per questo motivo nei prossimi giorni prenderemo contatti con l'assessore Savoncelli, i presidenti Viaggi ed Isolabella per approfondire la conoscenza della norma approvata e presentare eventuali osservazioni.
Movimento Stop al Consumo di Territorio La Spezia
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