E' necessaria un’autentica rifondazione della pianificazione: che metta fine alla crescita quantitativa e punti invece sulla riqualificazione-trasformazione delle città, sul ricupero-risanamento dei centri storici, sulla ristrutturazione delle periferie e sulla rigorosa salvaguardia del territorio non ancora urbanizzato.

Antonio Cederna





domenica 2 ottobre 2011

E gli ambientalisti?

Circola sicura la voce che la candidatura alla Presidenza sarà di prestigio, intellettuale estraneo alla politica (ma non si sa ancora se di competenza ambientale), oppure di qualcuno che ha conoscenza dei luoghi, ma non ha prestigio e forse neppure cultura dei luoghi, o di chi invece ha ricevuto una nomina coatta: ma di cui al momento si sa solo che ha poco prestigio, scarsa competenza e cultura, ma potrebbe sempre rifarsi sul campo.
Nel contempo si dice che non vi saranno rappresentanti di associazioni ambientaliste nel consiglio del Parco. Un’altra anomalia alla Ligure, o meglio ala Sarzanese. Saremmo uno dei più importanti parchi d’Italia
senza rappresentanti e senza alcun consigliere competente che rappresenti i diritti del territorio e li possa difendere attraverso una lecita e democratica opposizione. Uno tra i pochi in Italia in compenso ad avere un consiglio con i rappresentanti dei partiti (pd, pdl,idv), meno che Sel. Ancora una volta prevarrebbe la logica della spartizione, degli accordi sui numeri, in cui nessuno sia scontento, anche se il proprio rappresentante ha una competenza appena sopra lo zero. Sarebbe bene che oggi la politica non perdesse questa ulteriore
occasione, dopo i buoni proclami di questi giorni dei consiglieri, e degli assessori, sforzandosi di non ritornare ad alimentare l’antipatia per la politica.

Legambiente Val di Magra
Stop al consumo di Territorio La Spezia

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